L’estrazione del dente del giudizio è una procedura ambulatoriale che necessita di un’anestesia loco-regionale preliminare. Non appena l’anestetico inizia ad agire e tutta la zona circostante è “addormentata”, lo specialista procede con l’estrazione mediante appositi strumenti chirurgici.
Quando è necessario estrarre il dente del giudizio?
L’estrazione del dente del giudizio è una procedura delicata che può essere presa in considerazione e consigliata solo dopo una accurata visita specialistica, integrata spesso da attente valutazioni radiografiche. I motivi che possono indurre il dentista a estrarre il molare del giudizio sono diversi. In generale l’estrazione potrebbe essere consigliata:
- nel caso in cui il dente sia compromesso e/o rischi di compromettere il dente adiacente: un terzo molare compromesso per carie o problemi parodontali può comportare, per esempio, dolore, ascessi, infezioni ricorrenti e/o rischiare di compromettere il dente a esso adiacente;
- per motivi ortodontici: quando ci sono delle situazioni in cui è necessario uno spostamento dei secondi molari in direzione posteriore per migliorare l’occlusione dentale. In questi casi, può essere utile l’estrazione strategica dei denti del giudizio per creare spazio di movimento.
Quando lo specialista decide di non estrarre il dente incluso perché non manifesta segni patologici, è importante comunque monitorarlo nel tempo. Le condizioni del dente, infatti, potrebbero mutare e, anche per questo, possono rivelarsi necessari esami radiografici.
Il monitoraggio andrebbe eseguito anche nei pazienti in crescita; a volte, in situazioni particolari, può manifestarsi la necessità di estrarre il terzo molare precocemente. Questa procedura è chiamata “germectomia” e viene effettuata quando il dente non è ancora completamente formato.
Può essere indicata quando:
- la posizione del terzo molare interferisce con il dente adiacente e vi è un’alta probabilità che possa comprometterne l’uscita regolare;
- il piano di trattamento ortodontico del paziente richiede spazio nella zona posteriore dell’arcata.
Estrazione dente del giudizio: le tipologie
La posizione e il grado di eruzione del dente del giudizio possono determinare gradi diversi di difficoltà nell’intervento di estrazione. In linea generale si può parlare di tre tipologie di estrazione del dente del giudizio:
- semplice: quando l’elemento da estrarre è in arcata e “allineato” con gli altri elementi dentari;
- in seminclusione: quando il dente del giudizio è parzialmente visibile in arcata;
- in inclusione ossea totale: quando il dente è completamente sommerso. Questo è il tipo di intervento più complicato, perché il dente va esposto e poi estratto intero o in frammenti.

Subito dopo l’estrazione, lo specialista comprime la ferita con una garza e fornisce al paziente del ghiaccio sintetico da poggiare sulla guancia. Il paziente viene invitato a trattenersi in sala d’attesa per un periodo di tempo sufficiente a verificare che tutto sia stabile. Prima della dimissione vengono fornite tutte le istruzioni verbali e scritte necessarie per prendersi cura della propria bocca dopo l’intervento.
Cosa fare dopo l’estrazione del dente del giudizio?
Il tempo e la velocità di recupero sono spesso legate al grado di difficoltà dell’intervento. Nel post-operatorio è fondamentale attenersi a tutte le indicazioni date dallo specialista in fase di dimissione.
In generale, il decorso post-operatorio prevede alcune prassi comuni.
Cosa fare nelle 24 ore successive
Nelle 24 ore successive all’intervento di estrazione del dente del giudizio sarebbe opportuno:
- evitare di mettersi alla guida immediatamente dopo l’estrazione. Si consiglia di farsi accompagnare da un familiare o da un amico, in particolare se l’intervento di estrazione del dente del giudizio è stato invasivo o complicato;
- dormire con la testa sollevata su un paio di cuscini per ridurre il dolore e il gonfiore;
- evitare di sciacquare vigorosamente la bocca per evitare di “rompere” il coagulo;
- tenere premuta una garza assorbente sul sito dell’estrazione, nel caso si verificasse un eventuale sanguinamento;
- tenere una borsa del ghiaccio (avvolta in un panno morbido) all’esterno della mascella, in linea con il sito dell’intervento, nelle prime 5-6 ore successive all’intervento di estrazione dentale, rimuovendola dopo 10 minuti e applicandola nuovamente dopo un’altra decina di minuti;
- assumere la terapia farmacologica prescritta.
Cosa fare nei giorni successivi
Nei giorni seguenti l’estrazione si raccomanda di:
- favorire il recupero con un adeguato riposo;
- sciacquare delicatamente la bocca con collutori disinfettanti;
- rivolgersi allo studio dentistico se il dolore persiste anche dopo 3 giorni dall’intervento dentale;
- rispettare le indicazioni per l’igiene orale preferendo uno spazzolino a setole morbide;
- soffiare il naso con delicatezza per evitare che lo sforzo favorisca il sanguinamento gengivale.
Cosa fare in caso di febbre
In caso di febbre si consiglia di:
- assumere farmaci antipiretici nelle dosi indicate dal proprio medico;
- contattare immediatamente il dentista se la temperatura corporea supera i 39°C e non si abbassa con i farmaci.
Cosa fare se le gengive sanguinano
In caso di sanguinamento gengivale è raccomandabile:
- mantenere la calma;
- mordere energicamente un tampone di garza sterile, mantenendolo premuto nel sito dell’intervento. Se il sanguinamento gengivale persistesse, si consiglia di riposizionare un nuovo tampone sterile fino a che il tamponamento non sarà cessato;
- applicare impacchi di ghiaccio esternamente.
Cosa mangiare dopo l’estrazione del dente del giudizio?
Successivamente all’estrazione si consiglia di:
- seguire una “dieta morbida”, ovvero, mangiare alimenti soffici come purè, zuppe e minestre tiepide, frullati, carne macinata, omogeneizzati, budini e pesce bollito;
- bere molti liquidi;
- preferire acqua o succhi di frutta poco zuccherati;
- evitare alimenti troppo caldi, salati, croccanti o acidi.
Cosa non fare dopo l’estrazione del dente del giudizio?
In generale dopo un’estrazione sarebbe opportuno evitare di:
- toccare la ferita con le mani;
- assumere farmaci contenenti acido acetilsalicilico o salicilati in genere che potrebbero interferire con la coagulazione del sangue;
- praticare attività sportive o altre attività fisiche pesanti nei tre giorni dopo l’estrazione di un dente del giudizio.
- masticare chewing gum o caramelle gommose nei 3 giorni successivi all’estrazione del dente;
Inoltre, andrebbero evitati:
- gli alcolici;
- il fumo per almeno 7-10 giorni;
- gli spazzolini elettrici o idropulsori;
- i cibi ricchi di semi (kiwi o pomodori) che potrebbero aumentare le probabilità d’infezione perché, incastrandosi nella ferita ancora aperta, potrebbero favorire l’ingresso di batteri.
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