Il dente del giudizio completa la dentizione permanente e può essere fonte di stress in caso di estrazione: quali sono le informazioni da non perdere?
Durante i primi anni di vita, il corpo subisce molti cambiamenti dovuti alla crescita e allo sviluppo.
Il sorriso di ogni individuo fiorisce nel susseguirsi di due dentizioni, quella da latte (o decidua) e quella permanente. Tra i 6 e i 12 anni di vita avviene questo delicato passaggio dalla dentizione decidua a quella definitiva. Dopo qualche anno dalla fine della permuta dentaleProcesso di ricambio dei denti, da denti da latte a definitivi. Leggi anche: • Quanti..., arrivano anche i terzi molari, noti come “denti del giudizio”. Questi completano la bocca dell’adulto e sono gli ultimi denti a erompere in ordine cronologico. I 4 denti del giudizio spuntano tra 17 e i 26 anni circa, quasi a segnare l’ingresso nella maggiore età, sono per questo conosciuti con il nome di “denti del giudizio”.
I denti del giudizio sono un retaggio dell’evoluzione?
I nostri antenati preistorici avevano un’attività muscolare masticatoria molto intensa per via della loro particolare alimentazione. Anche per questo le loro arcate dentali erano ampie e robuste. Con l’avvento di cibi cotti e morbidi, l’attività masticatoria si è ridotta e con essa anche la grandezza delle arcate dentali, rendendo spesso difficile l’uscita del terzo molare. Questa osservazione, unita all’aumento dell’incidenza della agenesia del dente del giudizio, ovvero la sua mancata formazione, potrebbe fare pensare che il terzo molare sia ormai un retaggio dell’evoluzione.
Il dente del giudizio non spunta correttamente: quali problemi comporta?
Il dente del giudizio è il terzo e ultimo molare a comparire, quindi, si deve adattare allo spazio residuo che gli altri denti gli hanno lasciato. Talvolta riesce a erompere completamente, talvolta solo parzialmente, altre volte resta completamente sommerso nell’osso.
Quando i denti del giudizio non spuntano correttamente possono indurre alcuni problemi come, ad esempio, quelli riportati qui sotto.
- La posizione anomala del dente può rendere difficili le procedure di igiene orale: il dente può essere più soggetto a carie, oppure, le gengive e l’osso possono essere interessate da processi infiammatori parodontali perché i batteri penetrano facilmente in profondità.
- Il dente può inclinarsi e appoggiarsi contro il molare adiacente: in questo caso il molare vicino può correre il rischio di cariarsi, riassorbirsi o sviluppare delle tasche gengivali con riduzione del suo supporto osseo.
- In alcuni rari casi si può formare una cisti, ovvero una cavità ben delimitata, ripiena di liquido, che può ingrandirsi fino ad invadere le strutture adiacenti.
- Il dente può assumere una morfologia complessa: la mancanza di spazio può indurre uno sviluppo non rettilineo delle radici del dente che possono per questo assumere una forma uncinata rendendo più complesse le eventuali procedure di estrazione.
- Il dente, infine, può assumere rapporti di contiguità con il nervo alveolare, che di solito passa più in basso rispetto al dente.

Il dente del giudizio può causare affollamento dentale?
La nascita del dente del giudizio viene spesso indicata come causa del disallineamento dentale nell’adulto. Alcuni autori attribuiscono al terzo molare un ruolo determinante nel peggioramento dell’affollamento dentale in età avanzata. Per altri studiosi, invece, il cambiamento della posizione dei denti sperimentato da molti adulti ha una ragione multifattoriale. I principali fattori implicati sono:
- la dimensione e la forma delle basi scheletriche (determinate geneticamente);
- i rimodellamenti fisiologici che interessano l’osso (ma non i denti) durante tutto l’arco della vita.
A questi fattori di base, si aggiungono aspetti come:
- la presenza di un affollamento preesistente;
- la presenza di forze muscolari non bilanciate, come, per esempio, quelle delle labbra e della lingua;
- l’uscita dei terzi molari.
🔍 APPROFONDISCI