Al giorno d’oggi sono diversi i professionisti esperti nella cura di bambini disabili o bambini con bisogni speciali, abituati a gestire i movimenti più incontrollati o predisposti a un livello di empatia molto forte. Perchè ogni bambino ha il diritto di godere del miglior stato di salute possibile, anche in campo odontoiatrico. È certamente compito del professionista conoscere il piccolo paziente, comprenderlo, ascoltarlo e stargli vicino, di modo che si instauri un rapporto di fiducia.
I bambini con “bisogni speciali” dal dentista: empatia e fiducia prima di tutto
I bambini special needs, o con “bisogni speciali”, sono pazienti con malattie sistemiche, gravi disabilità fisiche e mentali o disturbi multipli. Spesso in concomitanza di altri sintomi, si presentano quadri patologici complessi che coinvolgono anche il cavo orale.
Il professionista e lo staff dello studio dentistico devono seguire con accortezza protocolli diversi da quelli utilizzati quotidianamente con gli altri pazienti, dal momento che il paziente con “bisogni speciali” si trova in una condizione (intellettiva, sensoriale o fisica) che ne riduce l’autonomia e la collaborazione. Il paziente pedodontico infatti deve poter contare su un rapporto medico-paziente basato sulla fiducia e sull’empatia. Il professionista ha quindi bisogno di conoscere il suo carattere, le sue paure e le sue problematiche al fine di adottare particolari accorgimenti che possano rendere il percorso odontoiatrico o ortodontico confortevole e tranquillo.

Il piccolo paziente con “bisogni speciali” in ambito odontoiatrico
Il paziente “special needs” è considerato tra i più suscettibili alla patologia cariosa perché la sua disabilità può limitarlo nell’eseguire le comuni manovre di igiene orale. I problemi a carico del cavo orale sono dovuti proprio alla scarsa igiene, causa di carie e gengiviti.
Un’adeguata pulizia, insieme a controlli periodici, possono limitare l’intervento del dentista, assicurando la salute orale al paziente con disabilità. Per questa ragione, il pediatra ha il compito di indicare al genitore le linee guida per la pulizia quotidiana della bocca, consigliando allo stesso di rivolgersi prontamente al pedodontista o all’ortodontista nel caso rilevasse la presenza di patologie dentali, abitudini viziate o malocclusioniDeviazione del rapporto tra i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore rispetto a un'occlusione... dento-scheletriche.
L’importanza delle prime visite odontoiatriche
Per i bambini con “bisogni speciali” la prima visita odontoiatrica andrebbe effettuata precocemente, ovvero a partire dal primo anno di vita. Il primo appuntamento dall’odontoiatra è determinante per capire lo stato di salute generale del piccolo paziente, il suo grado di autonomia, ma soprattutto la sua collaborazione. Come specificato dalle linee guida del Ministero della Salute, è fondamentale che l’odontoiatra sappia se il paziente è:
- collaborante e autonomo;
- scarsamente collaborante e autonomo;
- non autonomo, ma collaborante o scarsamente collaborante;
- non collaborante.
Il bambino, partendo da visite odontoiatriche preventive, sarà più abituato e collaborativo in caso fossero necessari altri trattamenti. Inoltre, individuare precocemente eventuali alterazioni scheletriche o malocclusioni, consente di intervenire con un’azione tempestiva e, di conseguenza, meno invasiva in futuro.
Perché il grado di igiene orale è un fattore determinante?
Durante i primi appuntamenti, l’odontoiatra può insegnare a genitori e bambini come svolgere in maniera corretta le comuni manovre di igiene orale, per ridurre al minimo l’accumulo di tartaro e placca. Non si può intraprendere un trattamento odontoiatrico o ortodontico se il bambino non ha acquisito prima una buona igiene orale.
Anche una volta completato il percorso terapeutico è consigliabile che il bambino “special needs” prosegua un percorso di richiami periodici per mantenere uno stato di salute orale ottimale. L’odontoiatra può programmare anche un’ablazione del tartaro (igiene orale professionale finalizzata alla rimozione di placca e tartaro) ogni 2-3 mesi. Quando il bambino non ha la possibilità di mantenere una corretta igiene orale domiciliare, la periodicità di sedute programmate a breve termine una dall’altra permette di mantenere un buono stato di salute del cavo orale.
Ogni piccolo paziente con disabilità, insieme alla sua famiglia, ha bisogno di un valido supporto da parte dell’odontoiatra, che si tratti di una semplice visita di routine o che si abbia a che fare con la risoluzione di problemi orali più complessi.
In entrambi i casi, oltre al personale specializzato e alle terapie adatte alle particolari condizioni dei pazienti speciali, non può certamente mancare la volontà di stringere un legame empatico e sinergico.
🔍 APPROFONDISCI