A volte la figura dell’odontoiatra può essere associata ad emozioni come la paura, soprattutto dai bambini che non sono mai stati in uno studio, o che hanno vissuto esperienze negative precedenti. Eliminando questo stato emotivo, è possibile rendere gradevole le visite e avvicinare i piccoli al dentista. Per farlo, si può ricorrere alla sedazione cosciente.
In cosa consiste la sedazione cosciente?
La sedazione cosciente consiste in una tecnica farmacologica in grado di ridurre o eliminare l’ansia del paziente per facilitare la sua collaborazione. Si basa sul protossido di azoto, un gas non tossico che non viene metabolizzato dall’organismo e che, per il 98%, viene eliminato velocemente tramite la respirazione. Il protossido, a sua volta, è accompagnato dall’ossigeno. Entrambi vengono miscelati in una macchina, sedation machine, in percentuali precise. Come vengono somministrati? Ricorrendo a una mascherina nasale monouso, profumata e priva di lattice.
A chi si rivolge la sedazione cosciente?
La sedazione si rivolge a tutti i pazienti fortemente condizionati dallo stress o dalla paura e che quindi non riescono a sottoporsi a un trattamento odontoiatrico o ortodontico. È adatta anche ai pazienti disabili o con patologie particolari e ai bambini non collaborativi purché abbiano compiuto almeno 4 anni.

Perché la sedazione cosciente è adatta anche per i più piccoli?
Come anticipato, anche i bambini, soprattutto se irrequieti o molto spaventati, possono ricevere la sedazione cosciente. In questi casi, prima di procedere, il professionista informa il genitore o la famiglia del bambino e si procede con le pratiche burocratiche necessarie, ovvero con il consenso informato. Tramite la mascherina profumata, il bambino inala la miscela e raggiunge uno stato di sedazione che gli permette, comunque, di rimanere sveglio, collaborante e tranquillo fino al termine del trattamento.
Quali sono i vantaggi?
L’utilizzo della sedazione cosciente consente di effettuare, in modo adeguato, cure ortodontiche e odontoiatriche anche in pazienti piccoli o poco collaboranti, evitando il ricorso a interventi in anestesia generale.
Il paziente, piccolo o adulto, potrà approcciarsi in modo sereno alle cure odontoiatriche, aspetto questo che può indurre il paziente a collaborare maggiormente e aumentare la fiducia nei riguardi degli appuntamenti successivi.
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