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Perché l’ortodontista e il logopedista sono due figure complementari? Quali sono i benefici per il paziente?

Negli ultimi anni gli ortodontisti lavorano in sinergia con molti altri specialisti per dare una risposta a 360 gradi alle esigenze di ciascun paziente, grande e piccolo che sia. Una tra le figure professionali con cui collaborano è quella del logopedista.

Le malocclusioni vanno infatti trattate ricorrendo all’ortodonzia, per quel che riguarda le strutture dentali, e alla logopedia, per quel che riguarda i tessuti molli che necessitano di esercizi specifici.

logopedista e ortodontista
Lavoro sinergico tra logopedista e ortodontista

Qual è la relazione tra il logopedista e l’ortodontista?

La bocca è un sistema tanto complesso quanto importante. È tramite la bocca che vengono svolte alcune funzioni fondamentali: respirazione, masticazione, deglutizione e linguaggio. Proprio per questo, in caso di alterazioni delle funzioni orali, spesso è necessario il supporto di due professionisti: l’ortodontista e il logopedista.

Il logopedista è lo specialista che si occupa di identificare e curare i disturbi del linguaggio, della pronuncia e della deglutizione. L’ortodontista si occupa del corretto allineamento dei denti, della corretta funzione masticatoria e dell’equilibrio delle strutture scheletriche per esaltare l’armonia del viso.

Mediante l’applicazione di tecniche e trattamenti combinati tra ortodonzia e logopedia, i benefici e le risoluzioni per il paziente sono maggiori. Inoltre, la logopedia può accelerare o aiutare a stabilizzare i risultati di un trattamento ortodontico nei casi di alterazione della masticazione, della deglutizione e della produzione del linguaggio. In che modo? Tramite cicli di terapia mio funzionale (TMF), cioè un vero e proprio programma rieducativo che ripristina le corrette funzioni orali e consente di evitare il protrarsi di squilibri muscolari orofacciali. Le problematiche più frequenti che si possono correggere con questo approccio coordinato sono:

L’importanza di una corretta posizione e funzione della lingua

La lingua è il muscolo più forte del nostro corpo e interviene nella fonazione e nella deglutizione. Durante lo svezzamento inizia un passaggio graduale da una deglutizione di tipo infantile a una deglutizione di tipo adulto. In quest’ultimo caso, la lingua spinge con la forza di un Kg contro il palato in un punto preciso, chiamato papilla incisale.

Deglutizione atipica: cos’è?

Quando non si verifica il passaggio verso lo stadio più maturo, si parla di deglutizione atipica. In questo caso la lingua, invece di posizionarsi nel punto appropriato, spinge contro i denti, causando un’alterazione della loro eruzione e un progressivo spostamento.

Inoltre, quando persevera in questo tipo di deglutizione, anche la postura a riposo della lingua risulta alterata, perché la lingua si trova appoggiata contro i denti superiori o inferiori, tra le arcate dentarie o affondata nell’arcata inferiore. L’intromissione della lingua tra le arcate impedisce una chiusura dentale corretta, infatti, la deglutizione è per lo più caratterizzata dall’assenza di contatto dentario. Proprio a causa dell’instabilità dovuta alla mancanza del contatto dentario, la lingua spesso effettua movimenti che possono generare:

  • crescita in eccesso della premaxilla (ovvero della parte dei mascellari superiori);
  • comparsa di diastemi (ovvero di spazio) tra gli incisivi;
  • morso aperto.

Inoltre, le guance e le labbra a causa della loro attivazione anomala possono contribuire a generare problematiche. La deglutizione atipica è un fenomeno molto comune che, se non corretto precocemente, può causare alterazioni nello sviluppo dell’apparato stomatognatico. Allora come intervenire?

Deglutizione atipica: come correggerla? L’approccio multidisciplinare

L’approccio terapeutico più adatto a correggere la deglutizione atipica risulta essere dunque quello multidisciplinare. Parallelamente, quindi, al trattamento ortodontico (necessario per correggere la malocclusione) è importante associare un percorso di riabilitazione mio-funzionale (necessario per correggere l’abitudine viziata), così da garantire risultati stabili nel tempo. Logopedia e ortodonzia possono quindi rieducare la funzione linguale e il funzionamento della muscolatura orofacciale, velocizzando i tempi del trattamento ortodontico e risolvendo la malocclusione.

Il trattamento mio-funzionale

Come detto prima, il trattamento mio-funzionale è una terapia logopedica di rieducazione o educazione delle funzioni orali: suzione, deglutizione, masticazione, respirazione, fonazione e mimica. Si tratta di una serie di esercizi ripetuti allo scopo di eliminare gli schemi motori atipici e memorizzare nuovi schemi neuromuscolari. In seguito al trattamento mio-funzionale si riabiliteranno i muscoli della lingua, delle labbra, delle guance e del velo palatino.

Non c’è un’età precisa nella quale iniziare la terapia mio-funzionale, che può essere utile nei bambini, negli adolescenti e negli adulti prima, durante e dopo il trattamento ortodontico. La durata della terapia dipende dalla complessità della disfunzione, dalla motivazione del soggetto e, se si tratta di un bambino piccolo, anche dalla collaborazione dei genitori.

Terapia mio-funzionale
Esempio di terapia mio-funzionale svolta da logopedista

I dispositivi ortodontici coadiuvanti la terapia mio-funzionale

In ortodonzia sono state prodotte molte apparecchiature in grado di modificare i comportamenti neuro-muscolari errati e, pertanto, di coadiuvare la terapia mio-funzionale. In generale è possibile distinguere questi dispositivi in due grandi categorie:

  1. i restrittori: tramite opportuni “ostacoli” impediscono che la funzione scorretta della lingua continui a svantaggiare l’occlusione dentale;
  2. gli stimolatori: mirano direttamente alla risoluzione terapeutica della disfunzione, affiancandosi attivamente alla terapia mio-funzionale.

L’ortodontista e il logopedista sono due specialisti che lavorano sulla forma e la funzione. Il loro lavoro sinergico (sulla struttura di denti e ossa e sulle forze muscolari) permette al paziente di ottenere migliori condizioni di simmetria e benessere per la propria bocca.


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