HomeOrtodonziaOrtodonzia AdultiIl Digital Smile Design per la ricostruzione del sorriso

Il Digital Smile Design per la ricostruzione del sorriso

Quando leggiamo articoli che parlano di estetica del sorriso possiamo trovare una sigla che ricorre spesso: DSD. Cosa vuol dire?

L’origine del Digital Smile Design

DSD è l’acronimo inglese di Digital Smile Design (“disegno digitale del sorriso”). Oggi rappresenta uno strumento molto utile ed efficiente nella collaborazione tra specialista in ortodonzia e protesista: il primo si occupa di posizionare gli elementi dentari nel ‘posto giusto’, mentre il secondo di dare loro forma e proporzioni armoniche. Il Digital Smile Design è stato ideato da un dentista brasiliano di nome Cristian Choachman che l’ha messo a punto e poi diffuso alla comunità odontoiatrica in giro per il mondo, tenendo corsi specifici su tale argomento.

Che cos’è il Digital Smile Design?

Il progetto del sorriso, inteso come forme, posizioni e proporzioni, diventa quindi digitale. Il sorriso (in particolare i denti anteriori), infatti, viene studiato e poi disegnato non più con mezzi analogici come cera e spatola, ma tramite l’utilizzo di sofisticati software al computer. Per farlo, vengono eseguite delle foto specifiche del viso e del sorriso del paziente e inserite all’interno di programmi digitali che, eseguendo le indicazioni del medico, elaborano il Digital Smile Design semplificato ma veloce e di effetto.
Si tratta, quindi, di un vero e proprio protocollo che prevede lo scatto di una serie di fotografie, sia intraorali che extraorali, necessarie per poter portare all’interno della bocca alcuni riferimenti del viso fondamentali per poter simulare un sorriso armonioso.

Come si esegue il Digital Smile Design?

Quella del Digital Smile Design è una procedura indolore che richiede un appuntamento di circa 40 minuti in cui si rilevano tutte le registrazioni necessarie all’ortodontista. Segue poi un secondo appuntamento di consultazione, più o meno della stessa durata, in cui lo specialista espone il progetto terapeutico al paziente.

Il DSD si esegue seguendo un protocollo preciso di scatti fotografici del viso (sia in posizione frontale che laterale e di 3/4, sia a riposo che a pieno sorriso), impronte o scansioni ottiche fatte con lo scanner intraorale delle arcate dentarie. Generalmente, il quadro diagnostico può essere completato dall’esecuzione di alcune radiografie.

Tutto il materiale raccolto viene poi importato in un programma di presentazione come Keynote o Power point e utilizzato per poter disegnare e progettare il sorriso virtuale del paziente.

Tramite i software dedicati è infatti possibile cambiare le dimensioni e le forme dei denti, dando loro la giusta inclinazione e la giusta proporzione rispetto ai denti vicini e al complesso del viso. Una volta ultimato il progetto, è possibile condividerlo con il paziente, spiegando tutte le procedure cliniche necessarie alla sua realizzazione e confrontandosi con le aspettative del paziente stesso per apportare gli eventuali cambiamenti necessari.

Quando l’ortodontista e il paziente sono soddisfatti del risultato ottenuto, il DSD viene inviato all’odontotecnico. Quest’ultimo trasforma in analogico il sorriso digitale e invia allo studio una mascherina con la quale il professionista può stampare direttamente nella bocca del paziente la simulazione del nuovo sorriso (mock up). È il processo chiamato pre-visualizzazione, cioè la visione di quello che sarà il risultato finale. Attenzione: ci sono alcune limitazioni connesse alla rappresentazione 2D del risultato finale, cosa di cui il paziente deve essere consapevole.

Una volta che la pre-visualizzazione è stata approvata, per esempio, può essere utilizzata come guida per le procedure cliniche di preparazione degli elementi dentari per la loro ricostruzione con le faccette. In questo modo, il protesista può eseguire delle preparazioni minimamente invasive perché guidate dal mock-up. In generale, tutte le figure specialistiche che entrano in gioco in questi che spesso sono trattamenti multidisciplinari complessi, condividono gli obiettivi con tutti i membri del team. L’ortodontista è spesso il regista di questa squadra ed è lui che coordina l’intero team.

Perché viene eseguito il Digital Smile Design e a cosa serve al paziente?

Il Digital Smile Design si rivela utile sia al clinico che al paziente.
All’ortodontista serve per poter studiare e analizzare nel dettaglio tutta la documentazione e il caso specifico del paziente (dimensioni, proporzioni e cambiamenti di forma e di posizione), trovando le soluzioni più adatte alla situazione.
Al paziente serve perché può pre-visualizzare il risultato finale e farsi un’idea piuttosto precisa di quello che sarà il suo sorriso finale, aiutando il professionista a capire quali sono le sue stesse aspettative.

È questo il vero aspetto innovativo del sistema: la possibilità di condivisione con il paziente dei cambiamenti che l’ortodontista e protesista apporteranno al suo sorriso, stabilendo, così, in maniera solida, un rapporto di alleanza e fiducia. In sede di consulto, infatti, avendo un feedback immediato da parte del paziente, tale progetto potrà essere modulato per riuscire a rispondere alle sue aspettative e, infine, potrà essere provato fisicamente in bocca per la simulazione del sorriso stesso.

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